Medicina dello sport

La  Medicina dello sport come branca specialista della medicina ha il  compito  di studiare gli effetti che una specifica attività fisica produce sull’organismo, individuando precocemente eventuali controindicazioni al suo svolgimento.

Una definizione limitante e circoscritta, di una professione ben più ampia e complessa.  La medicina dello Sport: da ambito di studio ad ambito di prevenzione Nella storia, fin dall’antichità, lo sport ha sempre avuto un ruolo importante all’interno della società, ma è solo dalla seconda metà dell’800 che la medicina ha iniziato ad interessarsi all’ambito sportivo come campo di indagine.  

“Lo sguardo pionieristico del primario medico fisiologo, ha garantito lo sviluppo di studi sullo sport portando a conquiste mediche di grande rilievo. La maggiore e sempre più ampia diffusione della pratica sportiva nella popolazione mondiale ha portato la medicina ad incrementare gli studi al riguardo, creando nel tempo una vera e propria branca di specializzazione: la Medicina dello Sport e dell’esercizio fisico”, specifica il dottor Lipari.

Ma al giorno d’oggi questo campo, un tempo fertile per la ricerca, ha assunto anche un altro tipo di ruolo con carattere predittivo e preventivo. Fino agli anni 2.000 la popolazione giovanile godeva di 2 grandi percorsi di screening: visite mediche a carico della medicina scolastica e visite mediche di idoneità al servizio militare.

 La progressiva abolizione di questi 2 servizi, che coprivano le necessità di una ampia fascia di popolazione (5/6 – 18/19 anni), ha fatto venire a mancare un numero importante di indagini sanitarie capaci di diagnosticare patologie altrimenti ignorate – continua lo specialista  La medicina dello sport è riuscita negli anni a coprire in larga parte questa mancanza.

Molti individui, infatti, sin dall’età scolare, si avviano alla pratica regolare di attività fisica: ciò rende dunque la visita medico-sportiva un appuntamento fondamentale di prevenzione sanitaria della popolazione, soprattutto giovanile, senza comunque dimenticare le altre fasce di età”.  Il Return to Play post Covid  La medicina dello Sport ha ricoperto inoltre un importante ruolo nel periodo della pandemia da Covid 19. 

“Le visite per il Return to Play sono state uno strumento fondamentale nel periodo di massima circolazione del virus. Infatti, ogni atleta risultato positivo, una volta guarito dall’infezione, era tenuto, come da linee guida della F.M.S.I. approvate dal governo, a eseguire una visita medico sportiva e specifici esami specialistici prima della piena ripresa dell’attività fisica.

 Quindi un grande strumento di approfondito controllo al fine di identificare tutte le criticità, soprattutto di natura respiratoria e cardiologica, che questa pandemia ha provocato su una larga parte di popolazione”, ci dice il primario  Cosa fa il medico dello sport: non solo certificati  Le competenze del medico dello sport, oltre a essere incentrate sulla piena conoscenza della medicina generale, devono comprendere padronanze specifiche sui principi che legano questa agli sport.

 Una preparazione trasversale e multidisciplinare che porta alla fusione di competenze fisiologiche, biologiche e psicologiche. Le patologie più comunemente trattate dal medico dello sport sono quelle legate alle cause di non idoneità alla pratica sportiva e comprendono principalmente le aree:  cardiologica;  ortopedica;  respiratoria.                   

Ma l’attività dello specialista in medicina dello sport non si limita alla sola valutazione della condizione fisica dei soggetti che praticano attività sportiva certificandone l’idoneità, ma si occupa anche di: svolgere attività di primo soccorso e controllo sanitario durante le competizioni sportive agonistiche, in qualunque disciplina, con il ruolo di medico di gara.

Contattaci

"*" indica i campi obbligatori

Nome*
MM slash GG slash AAAA
Orario Prenotazione
:
Si legga l'informativa sulla privacy*
CHIAMA ORA
WHATSAPP
EMAIL